04 gennaio 2016

A PLACE INSIDE MY HEAD | Le nuove opere digitali del 2016 di Simone Morana Cyla

Un Gennaio 2016 caldissimo, per quanto concerne la produzione artistica di Simone Morana Cyla, con una nuova serie di dipinti digitali davvero interessanti.
Dopo alcuni progetti realizzati su carta fotografica di dimensioni più contenute nei mesi conclusivi del 2015, l'artista ritorna sui suoi classici progetti più grandi su alluminio che tanto sono piaciuti nelle mostre e fiere italiane.
Il nuovo ciclo si intitola "A Place Inside My Head" e l'artista ci accompagna virtualmente nei meandri della sua testa, delle sue ormai celebri "Stanze" con la consueta profonditá di linguaggio pittorico e la sua tipica eleganza costruttiva degli ambienti digitali.
La prima opera "Broken Future" ha un look alquanto fantascientifico, con colori ed elementi in stile cyberpunk accesissimi che evidenziano e sottolineano probabilmente una certa predisposizione dell'individuo moderno all'eccesso e alla smania di apparire.
Una dolce figura di neonato, al contrario, sembra guardare verso un incerto e instabile futuro. Un uomo solo, una donna sola in dissolvenza e alcuni elementi che ricordano piacevolmente il ciclo "Parallel Worlds" del 2014.
Il secondo dipinto colpisce subito per la scena, per i colori morbidi e per il fatto che il titolo di questa serie prenda non solo concettualmente ma anche fisicamente un "posto" dentro la testa.
L'opera infatti si sviluppa all'interno di un volto, nel quale possiamo notare un elemento fanciullesco seduto su un trono con a fianco una nera figura molto inquietante.
Uno scenario che come ci suggerisce il titolo "Alone in my world" percorre la solitudine umana con intensitá ed intelligenza in una scenografia triste come se il mondo dovesse finire da un momento all'altro. Davvero potente.
Il terzo lavoro di Morana "The Waiting Room" letteralmente "La sala d'attesa" è speciale. Affascinante e azzeccata la prospettiva, le tonalitá azzurre e verdi contrastano piacevolmente con i grigi ed i bianchi accesi che donano una luminositá incredibile ed un senso di etereo che rapisce lo sguardo.
L'ultimo dipinto è "The Heaven's Door" che ci dona splendide atmosfere celestiali.
Qui ritroviamo la "porta" che richiama i lavori del 2012 e una simbologia usatissima dall'artista in più composizioni e traspare una certa crescita dal punto di vista compositivo, con una finezza ed un eleganza davvero piacevole.
L'evoluzione in questa serie è netta e tutte le nuove idee vengono miscelate perfettamente con elementi convincenti. La scelta cromatica in generale é piuttosto azzeccata e i 4 dipinti digitali seguono un percorso maturo e complesso.
Se questo è l'inizio dell'anno nuovo...
Di opere, in questo 2016, ne vedremo delle belle.
 
V Magazine Ufficiale.
 
Fabrizio Lodovichi