18 maggio 2015
05 maggio 2015
Simone Morana Cyla - Il genio del nuovo surrealismo.
Alessandro Orlando, noto presentatore televisivo e titolare della Galleria Orlando di Brescia lo presenta spesso come un artista geniale rimanendo affascinato di fronte alle sue opere.
I lavori del grande Morana in effetti, non lasciano mai indifferenti ad una prima visione e questi suoi dipinti digitali sono sempre talmente carichi di significato e di grandissima forza espressiva che invitano ad una più intima riflessione.
Il suo stile è davvero unico e molto raffinato, con richiami anche alla metafisica di De Chirico, ma con toni decisamente più neri.
La critica d'arte Rosa di Pieria, definisce il suo genere come "un colto surrealismo dell'arte digitale".
Simone Morana abbraccia il surrealismo come stile di vita perché, come spiega il grandissimo Arturo Schwarz nei suoi libri, "Il surrealista ha l’ambizione smisurata di cambiare il mondo e la vita, ma capisce che per riuscirci è prima necessario capire se stessi. Questo implica conoscersi, esplorare il proprio inconscio, che, come la parte sommersa dell’iceberg, rappresenta i nove decimi della nostra personalità".
Da qui l’interesse dell'artista per ogni fenomeno che aiuti a scoprire il suo "Io più profondo".
Ogni sua opera, infatti, è un viaggio intimo dentro la sua coscienza, nei meandri di un'anima a volte malconcia che grida e scalpita ma che cerca sempre di sopravvivere in qualche modo ai dolori della vita.
Le persone raffigurate sono come burattini senza volto, senza luce, senza anima, vuote.
Cercano un percorso per raggiungere la perfezione sia esteriore che interiore per raggiungere un'entitá superiore, una reincarnazione, una luce calda che modella i pensieri e che dona amore e libertá, indipendenza e felicitá.
Molto spesso nelle sue opere si parla anche di temi forti come la pedofilia, la violenza sulle donne e sui bambini, che l'artista denuncia con composizioni davvero incredibilmente suggestive con una abilitá ed una sensibilitá che lascia senza parole.
Simone Morana Cyla è come il surrealismo.
Amore, poesia e rivoluzione.
di Fabrizio Lodovichi
(Vertigo Magazine Ufficiale)
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