THE FATE by Simone Morana Cyla © 2012 |
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV,
Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione,
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senza il consenso dell'Autore.
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THE
MOIRAI were the goddesses of fate who personified the inescapable
destiny of man.Klotho, whose name means "Spinner," spinned the thread of
life. Lakhesis, whose name means "Apportioner
of Lots"--being derived from a word meaning to receive by lot--,
measured the thread of life. Atropos (or Aisa), whose name means "She
who cannot be turned," cut the thread of life.
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Il Dipinto Digitale di Simone Morana Cyla, "The Fate", del 2012, raffigura Le Parche, che nella mitologia romana, sono il corrispettivo delle Moire greche. Esse stabilivano il destino degli uomini. In arte e in poesia erano raffigurate come vecchie tessitrici scorbutiche o come oscure fanciulle. In un secondo momento furono assimilate alle Moire (Cloto, Lachesi ed Atropo) e divennero le divinità che presiedono al destino dell'uomo. La prima filava il filo della vita, la seconda dispensava i destini, assegnandone uno a ogni individuo stabilendone anche la durata, e la terza, l'inesorabile, tagliava il filo della vita al momento stabilito. Le loro decisioni erano immutabili, neppure gli dèi potevano cambiarle. Venivano chiamate anche Fatae, ovvero coloro che presiedono al Fato.
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Il Dipinto Digitale di Simone Morana Cyla, "The Fate", del 2012, raffigura Le Parche, che nella mitologia romana, sono il corrispettivo delle Moire greche. Esse stabilivano il destino degli uomini. In arte e in poesia erano raffigurate come vecchie tessitrici scorbutiche o come oscure fanciulle. In un secondo momento furono assimilate alle Moire (Cloto, Lachesi ed Atropo) e divennero le divinità che presiedono al destino dell'uomo. La prima filava il filo della vita, la seconda dispensava i destini, assegnandone uno a ogni individuo stabilendone anche la durata, e la terza, l'inesorabile, tagliava il filo della vita al momento stabilito. Le loro decisioni erano immutabili, neppure gli dèi potevano cambiarle. Venivano chiamate anche Fatae, ovvero coloro che presiedono al Fato.